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Il Carnevale di Gozo (2019)

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Non ho mai nutrito una grande passione per il Carnevale, anzi, spesso mi sono ritrovato a evitarlo proprio perché trovo piuttosto monotono guardare i classici carri che sfilano tra strade affollate di gente, dove tutto sembra ripetersi ogni anno sempre allo stesso modo. Eppure, nel 2019 ho deciso di fare un’eccezione, forse spinto dalla curiosità o semplicemente dal desiderio di vivere qualcosa di nuovo, e così ho preso il traghetto verso Gozo, la splendida isola sorella di Malta, proprio la sera del Carnevale.

Siamo partiti intorno alle otto di sera, già carichi di aspettative e di voglia di vedere se, almeno una volta, il Carnevale potesse offrire qualcosa di diverso dal solito. Arrivati a Gozo, ci siamo immersi subito nell’atmosfera festosa: il Carnevale qui si vive soprattutto di sera, quando le strade del centro si riempiono di colori, musica e travestimenti incredibili. Non si tratta solo di ammirare i carri allegorici che sfilano, ma soprattutto di lasciarsi coinvolgere dalla gente del posto, che partecipa in modo attivo e originale, spesso indossando costumi ambigui, stravaganti o ispirati ai temi più disparati.

 

La vera bellezza di questo Carnevale sta proprio nel fatto che non sei uno spettatore passivo: qui tutti vengono trascinati nel vortice della festa, tra balli improvvisati per strada, risate e incontri con persone provenienti da ogni parte dell’isola e non solo. Quando poi la musica inizia a suonare, l’intera città si trasforma in una gigantesca discoteca a cielo aperto, dove il confine tra pubblico e protagonisti si dissolve e ognuno diventa parte della festa. Si balla, si beve, si chiacchiera nei bar e si vive la notte senza pensieri, in un’atmosfera unica che, personalmente, non avevo mai trovato in nessun altro Carnevale.

 

Siamo tornati in albergo solo il giorno dopo, stanchi ma felici, e con la sensazione di aver vissuto qualcosa di autentico e alternativo rispetto alle solite celebrazioni. Se anche tu, come me, non sei un grande amante del Carnevale, ti consiglio davvero di provare almeno una volta quello di Gozo: qui la festa non si guarda, si vive, e ti lascia addosso una leggerezza e un’allegria che difficilmente dimenticherai.

I’ve never been a huge fan of Carnival—in fact, I usually find it a bit boring to watch the same old floats parade through crowded streets, year after year, and I often end up skipping these overly mass-oriented events. But in 2019, I decided to make an exception, maybe out of curiosity or just the desire to experience something different, and so one evening I caught the ferry to Gozo, Malta’s beautiful sister island, right on the night of Carnival.

We left around 8 p.m., already excited and wondering if, for once, Carnival could be something other than the usual routine. When we arrived in Gozo, we were immediately swept up in the festive atmosphere: Carnival here really comes alive at night, when the city center’s streets explode with color, music, and incredible costumes. It’s not just about watching allegorical floats pass by, but about getting swept up in the action with the locals, who dress up in the most creative, ambiguous, or wildly themed outfits.

What makes this Carnival truly special is that you’re not just a passive spectator—everyone is drawn into the heart of the party, with impromptu street dances, laughter, and people from all over the island (and beyond) joining in. Once the music starts pumping, the whole city turns into a giant open-air club, where the line between audience and performers vanishes and everyone becomes a real part of the celebration. You dance, you drink, you hang out in bars, and you just enjoy the night, surrounded by an energy and freedom I’ve never found at any other Carnival.

We finally made it back to the hotel only the next day—tired but happy, with the feeling that we’d experienced something truly authentic and alternative compared to the usual festivities. If you, like me, aren’t really a fan of Carnival, I genuinely recommend giving Gozo’s version a try at least once: here, the party isn’t just something you watch—it’s something you live, and it leaves you with a sense of joy and lightness that you won’t easily forget.

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